Il protocollo del mistero

ISBN 9788899762353

3,00 12,00 

Descrizione

“Il protocollo del mistero” è un avvincente romanzo che narra le indagini dei detective Sartori e Serra alle prese con un caso che li porterà nelle profondità oscure del mondo medico-scientifico. Il dottor Rienzi, famoso scienziato e ricercatore, ha scoperto un protocollo di cura per una malattia incurabile, scatenando interessi intensi e conflittuali. Mentre la scoperta promette una rivoluzione nel campo medico l’incredibile verità che si cela dietro si rivela essere un segreto agghiacciante. Tra giochi di potere, intrighi e pericolose alleanze Sartori e Serra tenteranno di smascherare la mano che ha ucciso il dottor Rienzi ma si ritroveranno a dover affrontare un nemico molto più grande di quanto immaginassero. “Il protocollo del mistero” è un romanzo che spazia dal giallo al thriller tenendo il lettore avvinto alla trama fin dalle prime pagine. Uno scenario ricco di suspance e tensione, popolato da personaggi complessi e intricati che si scontrano in una battaglia per la verità dove ogni mossa potrebbe rivelarsi fatale.

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Versione

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Numero di pagine

96

Casa editrice

EDIZIONI LAURITA SRLS

Pubblicazione

Dicembre 2023

Testo parziale

Il sole splendeva alto nel cielo a illuminare la tranquilla cittadina di mare dove le onde si infrangevano dolcemente sulla riva sabbiosa. Il detective Marco Sartori era attratto da quella bellezza serena ma allo stesso tempo l’oscurità della notte gli permetteva di esplorare gli angoli più segreti e inquieti della sua anima. Mentre camminava lungo le silenziose strade deserte i riflessi delle luci dei lampioni danzavano sulle facciate delle case come ombre inquietanti. La città, come il fiume che la attraversava, aveva moltissime storie da raccontare. Sussurrava di amori distrutti, di intrighi celati dietro le eleganti facciate delle ville, di persone che avevano perso se stesse nella torbida corrente della vita. Cercava di decifrare questi misteri, di dare un senso alle tragedie che avevano scosso la quotidianità.
Il grande fiume, diventato suo compagno fedele delle notti insonni, nascondeva nel suo corso i segreti che avrebbe dovuto svelare. La sua maestosa superficie si estendeva come un velo d’argento, riflettendo la luna come uno specchio incantato. L’acqua scivolava rapida e impetuosa, proprio come l’istinto che lo spingeva a scavare sempre più profondo nelle indagini.
Era affascinato dal contrasto fra le onde dolci che lambivano malinconicamente la riva e la tensione palpabile che avvertiva sulle sue spalle. In quelle notti tutto sembrava possibile. L’infinito ventaglio di colori che si stagliava all’orizzonte durante l’alba portava con sé un senso di rinascita, di speranza. Quei momenti silenziosi gli ricordavano come la vita potesse essere straordinaria, nonostante le tragedie che affliggevano la città. Eppure proprio in quel buio fiume, che lo ispirava, si celavano dolorose nefandezze.
Durante il giorno passeggiava tra i negozi cercando di catturare i sussurri delle persone, quei frammenti di confidenze che potevano aiutarlo a dipanare il groviglio di storie terribili che avvolgevano la città. Ma era con la notte che si sentiva in sintonia con le ricerche, quando la città si svuotava di tutte le paure e si lasciava avvolgere dai misteri. Lungo le rive del fiume scrutava l’oscurità, come se cercasse di trarre dalle tenebre le risposte che tanto bramava. Sentiva l’irrequietezza del fiume, l’onda che continuava a scorrere incessante rimandando i suoi pensieri più reconditi. Non si trattava solo di una mera fonte d’ispirazione era un compagno di viaggio, un testo aperto che prometteva di svelare le verità insondabili.
Attraverso le indagini che svolgeva sperava di restituire una parte di quella serenità che la città aveva perduto. Voleva chiarire i conti con la cattiveria umana, portando alla luce ogni tassello di verità che si celava dietro le apparenze. La sua dedizione e il suo intuito gli facevano spesso guadagnare la fiducia di chi aveva bisogno di giustizia.
Nel corso delle notti di ricerca apprese che la bellezza può convivere con il male, che il fiume può lenire ma anche annegare, che la speranza può farsi strada anche nelle situazioni più disperate. E mentre l’alba svelava i suoi colori rossastri si preparava a rimettere a posto i suoi “arnesi” investigativi, pronto a gettarsi nelle profondità della città, ancora una volta nella speranza di riportare l’armonia nel cuore di tutti coloro che cercano la tanto agognata verità. Aveva trascorso gran parte della sua vita nella questura di quella città e altro tempo avrebbe trascorso prima di giungere a un meritato riposo, al quale anelava e contraddittoriamente non voleva perché lo avrebbe ridotto all’immobilismo operativo.