Tutti uguali eccetto te

ISBN 9788899762339

3,00 18,00 

Descrizione

La disuguaglianza è causa e conseguenza del fallimento del sistema politico e contribuisce all’instabilità del sistema economico, che, a sua volta, determina l’aumento della disuguaglianza: una spirale viziosa! Nella discussione pubblica degli ultimi anni la questione della disuguaglianza economica e sociale, entro le società e fra le società, ha assunto un rilievo crescente. E in un mondo attraversato, al tempo stesso, da processi di interdipendenza e da linee di conflitto che rendono porosi i confini, il rilievo crescente della questione ha un carattere globale. Se si considera il semplice fatto che le disuguaglianze di reddito e di ricchezza sono state insieme una delle cause e uno degli effetti della grande crisi sistemica in cui siamo stati intrappolati è naturale che la teoria economica abbia rimesso al centro dell’analisi e delle prognosi il tema della distribuzione di reddito e di ricchezza e degli effetti che le crescenti disuguaglianze hanno sia sul piano della crescita economica sia sul piano delle istituzioni politiche e delle pratiche sociali. La disuguaglianza è una violazione della dignità umana, è la negazione della possibilità che ciascuno possa sviluppare le proprie capacità. Aleggia lo spettro di un ritorno dell’ancien régime di una società castale e cetuale; oggi dominata dal privilegio di qualcuno e non dall’interesse di chiunque, caratterizzata dalla crescente forbice delle disuguaglianze economiche e sociali e dal blocco della mobilità sociale, che erodono e rendono ipocrita la solenne promessa costituzionale della pari dignità delle persone, in quanto cittadine e cittadini, in quanto partner di eguale dignità della polis. Le politiche devono rispondere tanto ai funzionamenti delle persone, ai loro deficit, quanto alle capacità delle persone di scegliere il loro progetto di vita, di scegliere chi essere.

Informazioni aggiuntive

Versione

Paper, ePub, PDF

Numero di pagine

150

Casa editrice

Edizioni Laurita Srls

Pubblicazione

Aprile 2024

Testo parziale

La disuguaglianza è causa e conseguenza del fallimento del sistema politico e contribuisce all’instabilità del sistema economico, che, a sua volta, determina l’aumento della disuguaglianza: una spirale viziosa! Nella discussione pubblica degli ultimi anni la questione della disuguaglianza economica e sociale, entro le società e fra le società, ha assunto un rilievo crescente. E in un mondo attraversato, al tempo stesso, da processi di interdipendenza e da linee di conflitto che rendono porosi i confini, il rilievo crescente della questione ha un carattere globale. Se si considera il semplice fatto che le disuguaglianze di reddito e di ricchezza sono state insieme una delle cause e uno degli effetti della grande crisi sistemica in cui siamo stati intrappolati è naturale che la teoria economica abbia rimesso al centro dell’analisi e delle prognosi il tema della distribuzione del reddito e della ricchezza e gli effetti che le crescenti disuguaglianze hanno sia sul piano della crescita economica sia sul piano delle istituzioni politiche e delle pratiche sociali.

La disuguaglianza è una violazione della dignità umana, è la negazione della possibilità che ciascuno possa sviluppare le proprie capacità. Aleggia lo spettro di un ritorno dell’ancien régime di una società castale e cetuale; oggi dominata dal privilegio di qualcuno e non dall’interesse di chiunque, caratterizzata dalla crescente forbice delle disuguaglianze economiche e sociali e dal blocco della mobilità sociale, che erodono e rendono ipocrita la solenne promessa costituzionale della pari dignità delle persone, in quanto cittadine e cittadini, in quanto partner di eguale dignità della polis.

Le politiche devono rispondere tanto ai funzionamenti delle persone, ai loro deficit, quanto alle loro capacità di scegliere il proprio progetto di vita, di scegliere chi essere.

Le politiche dell’uguale rispetto mirano a ridurre le circostanze dell’umiliazione e della degradazione delle persone, della coercizione arbitraria e tirannica, dello sfruttamento e dell’uso di persone come arnesi da parte di altri.

L’eccessivo aumento delle disuguaglianze di condizioni economiche e di status sociale ha generato una sorta di ancien régime postmoderno.